Spread-gevole

Spread-gevole

Il filo di Sofia non trova al-cruna idea, solo “ismi” di neo liberi, liberisti, liberali senza égalité o fraternitè!
Gli uccelli di Aristofane twittano di policy e austerity nella voliera europea e Platone spiega ai greci l’amore al pensiero sulla “vie en rose” della forza e della virtù, leggendo le ultime lettere dell’amico Robespierre.
La signora Res publica si avvinghia alla Giovine Finanza ma il forte attrito accende una scintilla che con passione le fa ardere. È un ring sui carbonari ardenti, un anello attorno al colon che lega i greci verso il comune intestino, mentre il Tasso vola alto, con la borsa a tracollo, l’interesse, instabile, volatile e sempre più spread-gevole…Gli stati membri lanciano in aria la moneta senza facce: è un cerchio attorno al vuoto da cui esce al galoppo Paride sul veloce Cavillo di Troika, bardato con lo scudo fiscale sul cavillo di Torika, ha il busto di un minotaEuro, la testa di medUSA e la forza di un Tilt-ano che pare un drago che caca debiti e derivati.

In-vestito dall’odore di chi è sul cesso? Il Tsi-che-sapra(?) accarezza la testa di Pericle e si chiede: “Che Varouk-fare?”, ma che Varouk-fare? Ma che Varouk-fare?
Ma poi, pietrificato fra le sue stesse rovine, grida come in folle nella crisi dell’immobile motore che Achille, colpito al tallone, è a terra in panne che si fuma il welfare nell’ultimo sigaro preso a mutuo (preso a mutuo). Achille è colpito al tallone, è a terra in panne che si fuma il welfare nell’ultimo sigaro preso a mutuo (preso a mutuo).

Ma con quale strano interesse spread-gevole, spread-gevole, riscrivono sui libri contabili le favole, le favole!

Pari-irride del piano di salvataggio e coperto dallo smog della tecnocrazia lancia altre frecce per terrorizzare con spread-gevole debito pubblico, spartire crediti e poteri dello Stato, far sacco di imprese pubbliche usando l’austerità come un cavallo di Troika (Cavallo di Troika).
E mentre Atene giace inerte senza farmaci ed ospedali, Berlino incassa 100 miliardi in 5 anni ed ha le ali, per interessi sul debito e noncuranza sull’esito. È forse questo il sogno comune? O è forse questa una fossa comune? È forse questo il sonno dell’égalité o dello spirito di fraternitè?

Perché tutti, dalla Grecia alla Francia, vadano alla ghigliottina per un cavillo di Troika, per un cavillo di Troika. Mentre il boia che resta lucido e non perde mai la testa, porta tutti al patibolo, tutti sopra al patibolo! Lasciando che sia il debito a tagliare loro gambe e futuro, inietta un siero d’austerità che gela fiato e sanità, consapevole che chi è in ginocchio non potrà più alzare la testa, ma pagare fino ad oltranza l’altrui debito nella mattanza.

Ma con quale strano interesse spread-gevole, spread-gevole, riscrivono sui libri contabili le favole, le favole!
Ma con quale strano interesse spread-gevole, spread-gevole, riscrivono sui libri contabili le favole, le favole!
Spread-gevole! Spread-gevole! Le favole! Le favole! Spread-gevole! Spread-gevole!

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