Le notti bianche

Le notti bianche

Per le strade di San Pietroburgo
sopra il Neva risplende la sera,
una lacrima si getta dal ponte
e Nasten’ka ti trovi di fronte,
piange sola per il suo sposo lontano e dispettoso.

Vi presentate e tu sogni, la notte dopo da lei torni
. Lei ti attende e l’ansia monta, chissà fuggire per una volta:
Se tu fossi lui, se lui fosse te,
passato un anno sarà inganno
e l’odio mio sarà per lui, amico mio.

Tu Nasten’Ka racconta chi sei, se lui non torna ti direi
oltre il ponte e queste panche vagheremo in notti bianche,
fra le barche, sopra il fiume, voleremo come piume,
i lampioni scriveranno per noi storie sui portoni,
nell’angolo buoi si nasconde il sole,
nell’angolo buio troveremo il sole.

A passeggio sotto braccio inizia il giorno finisce il viaggio,
lo sposo per caso avete incontrato.
Lei ti lascia poco indietro, lui avanza di un metro,
è un sole per Nasten’Ka.
Tu sul molo resti solo, loro spiccano il volo
e fischietti senza amici cui raccontare
di notti a zonzo senza sonno
perso ancora in un nuovo sogno.
Cose’ il sogno senza sonno Nasten’Ka?