Giallo Vincent

Giallo Vincent

C’è una storia di fratelli, epistole, quadri e pennelli,
dall’Olanda alla Senna, da Arles Vincent disegna,
e scrive a Theo, il fratello Van Gogh,
anche se un solo quadro venderà
di notte sul Rodano,
nel sogno, inizia la realtà.

La malattia è psichiatria, solitudine e malinconia,
la follia più spesso è poesia che cura la malattia,
e quel rasoio puntato contro Gaugain
taglia via il mondo vecchio,
è un regalo quasi perfetto
per una squillo il suo orecchio.

Dalla Provence, il ritorno a Nord ad Auvers.
fumar la pipa è meglio che, Docteur Gachet,
estrarre il proiettile!

Il cavalletto è quasi al petto ed il dito al grilletto,
il cielo blu a pennellate sta per crollare a tonnellate,
il giallo è vento, quasi bufera, la mano al rosso, trema, anela,
parte lo sparo e l’eco alza i neri corvi in lontananza.

Giallo Vincent, flairer de Provence,
dans le vent, les tournesols…

Dal manicomio la notte è stellata,
nella via lattea si impenna incontrastata,
in mezzo al campo, fra stelle e girasoli,
si può sognare a colpi di impressioni.