Di notte, trafelato, Prometeo consegna all’uomo il Fuoco sacro L’ordine di Zeus è violato, dall’Olimpo si alza un boato:
“Per hybris si condanni chi l’uomo ha immortalato, di Teti ha parlato Prometeo va’ legato alla rupe del Caucaso, dall’aquila beccato… …nel Tartaro gettato!”
con il fuoco agli dei (come Cronos con Urano) l’Uomo bruciò gli Zeusbday (ahaha) sostituì ai padroni (come Zeus con Cronos) poteri nuovi, chic e buoni (ohoho)
Al pensiero tossico indipendente Spacciò l’idea -convergente (-stupefacente!) Ossi e slogan per far sognAres Chi vive in Ade –come un cane (-che abbaiare!)
Poi la pancia iniziò a brontolare, El Pueblo gettò l’osso e iniziò a ringhiare per un ideale oltre il mangiare e si affrancò dal suo simile per esserne dissimile
Contro quell’Ade la ribellione El Pueblo unito con indignazione Da Plaza Italia preso per la fame Si riversò sotto il portone
Per alcuni il mimo fu catturato e seviziato Al cancello impiccato Per altri fu un Caucaso Per alcuni il mimo fu catturato e seviziato Al cancello impiccato Per altri fu un Caucaso
Libertà sospese, salvo nuove intese La plaza va a fuoco Misure anti-protesta, sparisce qualche testa Per le strade il coprifuoco Sfidando Zeus, un Pueblo-Prometeo Chiede il fuoco Libertad, derechos, ni uno menos Libertad, derechos, ni uno menos
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